domenica 31 gennaio 2010

STUDIO DEL CORO

Il coro, per gli ultras, è una componente fondamentale del tifo, forse la più importante. E' il modo più immediato per fare sentire l'appoggio alla squadra e ai giocatori, il modo più evidente di deridere qualcuno(a partire dai leccesi), il modo più efficace per esprimere il proprio sentimento.
Un buon coro deve riuscire nel suo intento, che, di volta in volta, è quello di incitare, sfottere, umiliare, insultare, glorificare o semplicemente urlare al mondo intero la propria gioia di tifare e seguire la squadra.
Il coro non è che una canzone, quindi anche nei cori sono importanti mille piccole cose: le parole, il ritmo, la base, l'efficacia. In più, deve essere secco e conciso, e deve dare importanza ad altri elementi, come il battito delle mani, o la possibilità di saltare a tempo, oppure il suono dei tamburi o dei fischietti. Infine, deve riuscire attraverso tutte queste cose ad esprimere alla grande il messaggio, che sia la protesta, l'attaccamento alla città e alla squadra, l'orgoglio di appartenenza o il sentirsi superiori a qualcuno.
Non conosco molte curve e molti cori, ma proverò a fare una piccola classifica.
-Menzione d'onore fuori dalla classifica per due cori. Quello dei sampdoriani, il cosidetto "Armata Blucerchiata". Il testo è classico, tra l'altro è un coro che con qualche modifica quasi tutte le tifoserie hanno, ma quando parte il "LaLa-LaLaLaLaLaLa" con le mani a tempo tutte insieme che battono da i brividi. Il secondo è il famosissimo "Lo stato ha fatto una legge, che dice allo sbirro così..." creato a suo tempo dai napoletani. Battimani praticamente asssenti, zero tamburi, nè salti, nulla, ma un testo fantastico, e il messaggio della ribellione espresso in maniera fantastica
5) La nostra sciarpata. "Forza bari alè, solo e sempre tu..." sulle note di "You're not alone" di Michael Jackson. Il ritmo è straordinario, il testo pure, e anche senza battimani l'effetto creato dalle sciarpe al cielo che sventolano è una coreografia all'interno della partita che pochissime tifoserie riescono a replicare con uguale efficacia
4)Il nostro "Dale Bari". Certo, sicuramente quello originale del Boca è mille volte più spettacolare, e forse in Italia i cavesi lo fanno meglio di noi. Ma credo che senza divieti(che spesso comunque risultano, fortunatamente, inutili) e visto da fuori questo coro sarebbe straordinario. Le torce accese, le braccia che si alzano e si abbassano insieme a tempo, e il battito risuona, mentre quel "oh oh, oh oh oh oh..." crea l'eco intorno allo stadio e la tifoseria avversaria capisce che non c'è storia...
3)Un omaggio ai fratelli di Reggio e Salerno. Il coro, che si sta ormai diffondendo, è questo. "Sembra impossibile, che segua ancora te, questa è una malattia che non va più via. Io voglio andar via, voglio andar via di qua, ma non resisto lontano da te". E' ovvio, il testo senza musica rende molto di meno, ma resta in ogni caso un fantastico modo di esprimere l'amore unico che ci lega alla squadra. E cantato da una curva seria come quelle dei fratelli, mette i brividi, con gli alti e i bassi.Bellissimo
2)Ancora una volta devo attingere dai fratelli granata. "Alè alè oh oh, alè ale oh oh, e tanto già lo so, sempre con te sarò, e mai ti lascerò.....". Il testo è semplice ma super-efficace, sopratutto se cantato da ultras che continuano ad andare in trasferta con la squadra praticamente condannata alla C. Il messaggio è chiaro, ovviamente, a prescindere dal risultato loro saranno sempre con Lei. Si salta, si battono le mani, si ondeggia, si urla. Fantastico
1) Sono di parte, e forse sono anche influenzato dalla novità di questo coro, ma per me è il migliore. Bisogna scriverlo interamente. "Ovunque andrai//Ti seguirò//perchè da sola ma Ti lascerò//Io canterò//solo per Te//vinci per Noi magico Bari alè//ooooooooo". Ogni parola è quella perfetta, sono semplici ma in nessun altro modo si potrebbe esprimere meglio il concetto che Noi e Lei siamo una cosa sola, e Lei vince per Noi, e Noi cantiamo per Lei, e basta. Il battito delle mani in stile sudamericano, i tamburi, i fischietti, le bandiere che sventolano a ritmo. Un'opera d'arte....

lunedì 25 gennaio 2010

NON DIMENTICARE BOLOGNA(lettera ad un immaginario tifoso occasionale)

Caro tifoso occasionale, posso solo dirle questo.E' stata la peggiore trasferta dell'anno sotto tutti i punti di vista. Sotto il profilo del gioco, perchè quest'anno non ho mai visto il Bari giocare male. Sotto il profilo del tifo, perchè il freddo ha gelato molte mani e molte lingue, e la doppietta di Gimenez ne ha gelate tantissime altre. Sotto il profilo del risultato, perchè finora tutte le sconfitte sono arrivate da squadre di livello superiore o simile al nostro, in qualche modo(Cagliari, Parma, Roma, Napoli, Fiorentina) e perdere contro una squadra almeno sulla carta inferiore fa più male. Sotto il profilo dell'arbitraggio, perchè su campi del genere sicuramente la direzione del gioco pende verso la squadra di casa, è scontato, accade da sempre. Sotto il profilo della classifica, perchè ora siamo nella seconda metà, è obbligatorio guardare verso il basso. Sotto il profilo della squadra, che è sembrata sulle gambe e senza voglia.
Dopo partite del genere, si può solo dire "Dimentichiamocela...non deve capitare di nuovo".
Do un occhiata al calendario e, devo dirlo, abbiamo un girone di ritorno terribile. Ospiteremo praticamente solo squadre di alta caratura, che a Bari devono venire a fare punti per i loro obiettivi, diversi dai nostri(Palermo, Milan, Chievo, Parma, Samp, Roma, Napoli, Genoa, Fiorentina). E in trasferta avremo un sacco di campi rognosi come Bologna, con nostre dirette concorrenti che sanno benissimo che i punti salvezza si fanno in casa(Atalanta, Cagliari, Catania, Lazio, Livorno, Siena, Juventus, Udinese).
Voglio tirare i piedi? Assolutamente no, tutto il contrario. E le dico perchè...
Prevenire è meglio che curare. Quindi, è meglio essere preparati al peggio, per non esserne delusi, e per gioire di più se capita il meglio.
Bologna non va dimenticata perchè non è stata una casualità. La Juve diceva di dimenticare Bari, e ne ha perse 5 su 6 da allora, perchè Bari non fu una casualità, per loro.
Non va dimenticata sotto il profilo del gioco, perchè finora abbiamo sempre mostrato un buon calcio, ma si è visto che contro una squadra che ci chiude bene andiamo in crisi, e ne troveremo di squadre del genere. Sotto il profilo del tifo, perchè ora non c'è l'onda positiva dei risultati, bisogna andare in trasferta con il cuore, e pazienza se non saremo più in quindicimila, perchè ora quelli che andranno in trasferta sono i veri tifosi, che non replicheranno mai 90 minuti di mutismo. Sotto il profilo del risultato, perchè le sconfitte arriveranno, è fisiologico, anche in trasferta, anche contro squadre come il Bologna. Sotto il profilo dell'arbitraggio, perchè ci saranno tanti altri arbitraggi come quello di ieri da combattere e vincere, oltre ai nostri avversari. Sotto il profilo della classifica, siamo anche noi coinvolti nella lotta retrocessione, è inutile negarlo, ne siamo coinvolti dalla prima giornata anche se facevamo finta di non essercene accorti. Sotto il profilo della squadra, perchè le ali non si aprono in campi ghiacciati e in stato pessimo come quello di ieri, e in trasferta giocheremo solo su campi del genere, a partire da Bergamo, che è forse il peggior campo che io abbia mai visto, e perchè il calo fisico potrebbe arrivare, dopo 4 mesi a 300 all'ora, perchè l'assenza di Ranocchia potrebbe pesare più del previsto, e perchè per i ragazzi ora sarà più difficile tenere il morale altissimo come è stato finora, e sarà difficile anche trovare le motivazioni che ti devono a spingere a stringere i denti e lottare contro il Bologna quando giusto un mese fa hai asfaltato la Juventus come se fosse il Lecce.
Non voglio tirare i piedi(lo ribadisco nel caso in cui non avesse capito nulla di quello che voglio dire). Il quadro peggiore è questo, ed è meglio che NOI che vogliamo stare accanto a LEI sappiamo cosa ci attende. Perchè ora si vede veramente chi è legato alla squadra a prescindere dai risultati. Queste persone ci saranno e continueranno ad esserci, anche dopo orribili spettacoli come quello di ieri, anche dopo tanti spettacoli come quello di ieri, perchè ora più che mai hanno bisogno di noi, e dobbiamo appoggiarli sempre, dal primo all'ultimo, anche quando sbagli un passaggio, o quando è da settembre che non hai ancora indovinato un passaggio.
Se non ci vuoi stare, statt a cast, tifoso occasionale. Guardatela su sky, magari puoi guardarti direttagol per non perdere il gol di Milito che ti fa esultare e che ti farà vincere lo scudetto. Io vado al freddo a Bergamo, mi faccio sei ore in stazione per tornare da Roma,mi sveglierò alle 5 di mattina per andare a Livorno, cercherò un volo per Cagliari e chissà come potrò mai fare.
Perchè anche dopo una sconfitta del genere a tutti i tifosi veri non passa la voglia della squadra, della curva, del viaggio, dei cori, delle mani al cielo, dei gestacci, dei fischi, delle esultanze e delle delusioni. Nemmeno dopo 60 sconfitte passerà mai questa voglia, che lo sappia, tifoso occasionale.
Ora tocca a lei...E' il momento in cui l'eccitazione cala un po', e resta il sentimento, l'affetto. Accade anche in tutte le storie d'amore. Molti continueranno ad amare.Lei, tifoso occasionale, che fa: resta o torna all'amore di una volta, quello che vince lo scudetto??
La saluto affettuosamente... anche se non andremo mai d'accordo. Io non la rispetto, lei allo stadio sta seduto e vuole vedere la partita. Lei non rispetta me, io allo stadio bevo il Borghetti, sto in piedi, urlo, cerco in tutti i modi di non vedere la partita, e me ne frego se lei mi urla "oh... alliv la bander...", io la lascio, se la partita non la vedo io non la deve vedere nemmeno lei.

Un tifoso innamorato

P.S. Magari vinciamo le prossime 10 partite di fila, arriviamo quarti e andiamo in Champions, Barreto diventa capocannoniere, compriamo Messi e diventiamo la squadra più forte del mondo. Quel giorno, però, mi prometta che almeno allo stadio canterà....

venerdì 22 gennaio 2010

la filosofia di JD(prima puntata)

Una persona mi ha, forse involontariamente, forse no, chiamato così una volta, ma ovviamente io posso solo riferirmi al personaggio di quella serie di cui(ammettere è il primo passo) sono diventato dipendente.
Vedete, per tutta la sera ho cercato di scrivere qualcosa, perchè ho bisogno di sfogarmi, perchè vorrei che il mio blog avesse l'aspetto di un vero blog, o solo perchè mi va di farlo. Ma nulla... certe volte, parecchie a dire il vero, mi prende il blocco dello scrittore. Non che mi reputi uno scrittore, ma più mi accanisco più le parole iniziano e cadono nel vuoto. Credo che dipenda dal fatto che non mi va mai di sbilanciarmi più di tanto, non voglio scoprirmi e assolutamente non voglio rivelare particolari che faccio fatica a rivelare anche a me stesso, figuriamoci ad alcuni estranei(so che nessuno si caga questo blog, ma la speranza è l'ultima a morire).
E poi, in un casuale giro su wikiquote, la saggezza della persona a cui vorrei terribilmente assomigliare, e non perchè sia un medico, o perchè va a letto con Elliot, ma perchè ha la giusta dose di autostima, quella che credo servirebbe a me, e non ha paura di confidarsi, anche a costo di sembrare patetico o, in alcuni casi, gay
"Niente è peggio che sentirsi soli...pur avendo un sacco di persone intorno". Stasera, certe volte capita, sono piombato proprio in uno di quei brutti momenti che capitano a tutti, specialmente quando sei solo, sobrio e inizi a farti quelle domande strane che dovrebbero essere chiuse in un cassetto, e tirate fuori solo quando si è trovata una risposta. C'è chi si chiede come fare a piacere alla persona che interessa, c'è chi medita sul prossimo esame e si maledice perchè sta perdendo tempo a fantasticare invece di studiare, c'è chi, al contrario, è pratico e vede i propri obiettivi.
Io sogno ad occhi aperti, non sono una persona molto pratica e da un po' di tempo non vedo gli obiettivi. E quello che mi chiedevo era proprio questo, come fosse possibile sentirmi solo pur avendo un sacco di persone attorno. Sono uno di quelli bisognosi di affetto?? Credo di si(come già detto, ammettere è il primo passo). Sono uno di quelli che da solo non sa stare??? Potrebbe anche essere, ma non ci giurerei.


Non so più cosa dire, quindi credo che come al solito lascerò in sospeso il mio discorso, visto che non ho la minima idea di come concluderlo. Potrei lasciare che la mente vaghi per un po'....Potrei dormirci su perchè domani è comunque un giorno diverso...Potrei sperare solo che qualcuno legga quello che scrivo, almeno ogni tanto...Buonanotte a tutti...

venerdì 15 gennaio 2010

è stato tanto tempo fa...

7 anni fa...Era un gruppo di ragazzi e ragazze, tutti un po' impauriti, a modo loro, forse per il fatto di entrare in un nuovo mondo, forse per il fatto di rendersi conto di far parte di una nuova famiglia, forse ancora intontiti per la necessità di adattarsi a nuove persone e ad un nuovo modo di vivere.
Le novità spesso fanno paura, ma bisogna affrontarle, prima o poi, per crescere.
Certe volte mi ritrovo a pensare a quei ragazzi. Ce n'era uno che sembrava dire "me ne frego di tutto quello che pensate di me, non ho bisogno di nessuno di voi", un altro invece pensava "che voi ci siate o no, a me poco cambia, conosco me stesso e le persone di cui ho bisogno". Un altro ancora sembrava dire "avrei preferito essere in un altro posto, ma tant'è...". Poco più lontano, una ragazza "vi prego, vi prego, notatemi", e poi un'altra ragazza, "non mi date stimoli, io non mi cago per niente quelli della mia età". Più avanti, in prima fila, una ragazza spaventata "ho solo bisogno di inserirmi, non conosco nessuno" e un'altra, più dietro, che pensava più o meno la stessa cosa, anche se non si sentiva minimamente spaventata. E poi, più dietro, in un angolo, un ragazzo terrorizzato, che non pensava, ma sognava ad occhi aperti, sognava il giorno in cui sarebbero nate le prime storie d'amore, le gite, il divertimento in classe, sognava finalmente di sentirsi parte di una famiglia.
7 anni dopo...le cose cambiano ma non cambiano... il primo ragazzo da sempre l'impressione di essere un'isola, di non aver bisogno di nessuno, ma tutti sanno che non è così, e nonostante viva lontano ha bisogno dei suoi veri amici, sempre; il secondo ragazzo continua a sembrare uno un po' fuori dal mondo, ma sa essere un ottimo amico per le persone a cui si lega; il terzo ragazzo è sempre lo stesso, sembra sempre uno con la puzza sotto il naso, che sta con te solo perchè non ha niente di meglio da fare, si lamenta di tutti, ma in fondo ringrazia il cielo di essere lì a divertirsi; quella ragazza ha ancora bisogno di riempire ogni secondo di pace con la sua voce, ma ha capito che non si può essere sempre la star, ed è riuscita ad accettarlo, ed è diventata una persona migliore e sopratutto un'amica fantastica; la seconda ragazza da sempre l'impressione di sentirsi più matura degli altri, ma è riuscita a diventarlo vivendo la sua nuova famiglia, confrontandosi continuamente con quelle persone che sembrava snobbare.

Certe volte è impressionante notare come le cose cambino continuamente senza cambiare, come si cresca rimanendo sempre gli stessi. Una di quelle ragazze era terribilmente pigra, eppure, un giorno, ha preso in mano la sua vita e l'ha cambiata con la sola forza di volontà, rimanendo la stessa pigra ragazza di sempre. E' solo che ha capito quando è necessario darsi da fare per se stessa, e quando invece lasciarsi andare ad impulsi di "resto in coma apparente sul mio divano per ore" e "azzanno qualsiasi cosa da mangiare io veda nei miei paraggi".
Questo esempio non vuole giudicare nessuno...ma serve a spiegare che, prima o poi, il mondo chiama. E puoi rispondere, oppure girarti dall'altra parte. Può capitare in qualsiasi momento e in qualsiasi modo, e le scelte che prendi cambieranno per sempre quello che sei, pur essendo sempre la stessa persona di sempre, solo più grande, e un po' più pronta alla vita vera...

Il ragazzo terrorizzato e sognatore è ancora terrorizzato e sognatore, e sogna che quella chiamata debba ancora arrivargli....