martedì 9 novembre 2010

La mia Amica

La mia Amica è una tipa tutta particolare. Forse è proprio per questo che è mia amica. La conosco da anni ormai.
La prima volta che ho avuto a che fare con lei, era per complicati regali di zucchero e farina infilati nei caschi e nelle cartelle. Poi ho avuto a che fare con lei in vari pomeriggi, in cui un gruppo di geni cercava di cambiare la scuola sapendo benissimo che il loro parlare non avrebbe portato a nulla. Da allora fa parte della mia vita, specialmente quando si è trasferita di fronte casa mia, e la sera portava a passeggio i suoi cani.
La mia Amica è una tipa tutta particolare. In certi periodi dell'anno(no, non mi riferisco a quei periodi) inizia a perdere la testa per sciocchezze, e a travolgere di insulti e di lacrime chiunque la circondi, solo perchè magari le prende una paranoia futile e deve sfogarsi in qualche modo. E' coinvolta tipo in 6000 attività diverse, con il risultato che non ha mai un minuto libero, e spesso ciò le causa problemi di esaurimento nervoso(mi immagino quel poveretto del ragazzo che la sopporta tutti i giorni).
La mia Amica è una tipa tutta particolare. Grazie al suo influsso su di me, ora sono innamorato perso della musica che lei mi ha fatto ascoltare, da quel giorno in cui valicammo la frontiera italiana con Azzurra e altri due malcapitati, solo per la bella faccia sua, fino alle festività comandate passate stesi al sole ad ascoltare buona musica.
La mia Amica è una tipa tutta particolare. Una volta si è "sentita male" nella mia macchina con i miei genitori dopo una sbronza colossale, un'altra volta l'ho vista impazzire sola sola in mezzo ad una decina di persone che la guardavano straniti. Una volta siamo stati capaci di guardarci negli occhi per 20 minuti perchè nessuno dei due sapeva cosa dire, e un'altra volta ci confidammo speranze e sogni, che puntualmente si sono infranti poco dopo. Tante volte l'ho vista piangere, tantissime altre ridere.
E anche se sclera, e anche se non si fa mai sentire, e anche se amo prenderla in giro come ora, è la mia Amica.
Domani, anzi tra circa sei ore, la mia amica compirà gli anni. Spero che non si lasci prendere da paranoie varie sull'età che avanza, per quelle c'è sempre tempo, e che per una sera lasci tutto da parte.
Questo è il mio regalo per lei. Si, lo so che fa schifo, come regalo, ma spero che basti il pensiero...

Il mio mare

Una volta un uomo saggio ha detto:"Se la mattina, quando ti svegli, apri la finestra e vedi il mare, sei già un bel pezzo avanti". Ed io confermo, complici i tre anni passati a vedere nient'altro che cielo grigio. E quindi provo a tornare al mare, che può aiutarti al mattino, ma che può anche accoglierti tra le sue onde per migliorarti la giornata. Infatti nel mare c'è proprio di tutto...
C'è il motoscafo guidato dal riccone di turno, donne e champagne a seguito, e il proprietario della barca che ormai crede di aver vinto nella vita, visto che i soldi danno la felicità, o almeno a lui l'hanno data. C'è la nave da crociera, dove tutti i nonni del paese possono finalmente godersi tutto il riposo a cui hanno rinunciato, per crescere e creare un posto migliore per tutti. C'è il traghetto, dove felici famiglie provano ad andare in vacanza senza lasciarsi mai alle spalle la vita di sempre. Ci sono i windsurf e le barche da vela, proprie di chi ha deciso di sfidare il mare, le onde e il vento, per dimostrare di essere sempre i migliori. Vicino alla riva, i bambini giocano con una palla, a loro non servono grosse navi o un'automobile piena di cianfrusaglie per essere felici, basta la sicurezza dell'acqua bassa ed un pallone.
Ci sono i pescherecci, guidati da chi il mare se lo guadagna ogni giorno, a volte perchè non ha altro. Ci sono barconi carichi di gente che non ce l'ha fatta, e in cerca di una riva accogliente vaga per il mare in condizioni orribili. C'è la guardia costiera, che è pronta a punire questa gente, e a mandarla altrove, anche se loro cercano solo un piccolo angolo per sistemarsi e niente più. Sulla spiaggia, stesi al sole, ci sono tutti i senza palle che prendono in giro i surfer sommersi dalle onde, ma che in nessun caso sarebbero capaci di prendere una tavola in mano.
Su in cielo, novantanove gabbiani solcano il cielo, guardano la gente giù e ridono, loro che possono davvero volare via da questo posto quando vogliono.
E poi, in mezzo al mare, io, steso su un materassino sgonfio metà rosso e metà bianco. Non vado in motoscafo, detesto le crociere, non prendo i traghetti e sono troppo pigro per andare a vela. Non ho mai guidato un peschereccio, ho avuto questioni con la guardia costiera anche se non ero su un barcone, e odio stare a riva a prendere in giro la gente. Semplicemente mi lascio cullare dalle onde. Facile, non devo fare nulla, proprio come piace a me. E il naufragar m'è dolce in questo mare...