martedì 9 novembre 2010

Il mio mare

Una volta un uomo saggio ha detto:"Se la mattina, quando ti svegli, apri la finestra e vedi il mare, sei già un bel pezzo avanti". Ed io confermo, complici i tre anni passati a vedere nient'altro che cielo grigio. E quindi provo a tornare al mare, che può aiutarti al mattino, ma che può anche accoglierti tra le sue onde per migliorarti la giornata. Infatti nel mare c'è proprio di tutto...
C'è il motoscafo guidato dal riccone di turno, donne e champagne a seguito, e il proprietario della barca che ormai crede di aver vinto nella vita, visto che i soldi danno la felicità, o almeno a lui l'hanno data. C'è la nave da crociera, dove tutti i nonni del paese possono finalmente godersi tutto il riposo a cui hanno rinunciato, per crescere e creare un posto migliore per tutti. C'è il traghetto, dove felici famiglie provano ad andare in vacanza senza lasciarsi mai alle spalle la vita di sempre. Ci sono i windsurf e le barche da vela, proprie di chi ha deciso di sfidare il mare, le onde e il vento, per dimostrare di essere sempre i migliori. Vicino alla riva, i bambini giocano con una palla, a loro non servono grosse navi o un'automobile piena di cianfrusaglie per essere felici, basta la sicurezza dell'acqua bassa ed un pallone.
Ci sono i pescherecci, guidati da chi il mare se lo guadagna ogni giorno, a volte perchè non ha altro. Ci sono barconi carichi di gente che non ce l'ha fatta, e in cerca di una riva accogliente vaga per il mare in condizioni orribili. C'è la guardia costiera, che è pronta a punire questa gente, e a mandarla altrove, anche se loro cercano solo un piccolo angolo per sistemarsi e niente più. Sulla spiaggia, stesi al sole, ci sono tutti i senza palle che prendono in giro i surfer sommersi dalle onde, ma che in nessun caso sarebbero capaci di prendere una tavola in mano.
Su in cielo, novantanove gabbiani solcano il cielo, guardano la gente giù e ridono, loro che possono davvero volare via da questo posto quando vogliono.
E poi, in mezzo al mare, io, steso su un materassino sgonfio metà rosso e metà bianco. Non vado in motoscafo, detesto le crociere, non prendo i traghetti e sono troppo pigro per andare a vela. Non ho mai guidato un peschereccio, ho avuto questioni con la guardia costiera anche se non ero su un barcone, e odio stare a riva a prendere in giro la gente. Semplicemente mi lascio cullare dalle onde. Facile, non devo fare nulla, proprio come piace a me. E il naufragar m'è dolce in questo mare...

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