Partiamo da un semplice presupposto: la mia mente non funziona in modo normale. E' un luogo molto bizzarro, dove strane cose accadono. Può succedere che cose mai realmente accadute vi diventino realtà, e che invece la realtà diventi solo lo sfondo di un mondo totalmente diverso. Può accadere di visualizzare sempre le conseguenze possibili di ogni cosa, in modo da trovare sempre un pretesto per tirarmi fuori dalle situazioni. E accade che il mio amore per le metafore e per i simboli venga fuori, e ogni cosa perda il proprio significato per diventare solo immagine di qualcos'altro.
Una stradina di città, palazzi tutti intorno. Una splendida giornata di sole, e così tanto caldo da doversi quasi obbligatoriamente togliersi la maglietta, e restare a torso nudo.Davanti, lontano, la meta, un po' sfocata tra i riflessi del sole, e una camminata che ti porterà lì.
E si cammina, passo dopo passo, piede destro dopo piede sinistro dopo piede destro dopo piede sinistro. Accanto un paio di amici che non sembra abbiano capito che bisogna fare silenzio, e continuano a urlare e saltare. E in loro vedo tutto quello che non riesco ad accettare, tutto quello che non posso cambiare e che non riesco a spiegarmi. Dall'altra parte un altro paio di ragazzi, che camminano fianco a fianco a me, in silenzio, con i pugni chiusi. E' tutta quella gente di cui mi fido, quelle persone che mi sono accanto e che vivono il mio mondo.
La strada sembra non finire mai. Un incrocio, poi un altro, poi ancora altri novantanove, come tutte le insidie che ogni giorno spuntano fuori per farci barcollare. E' come se fosse un sentiero, e bisogna percorrerlo fino alla fine, per vedere che cosa ci sarà al di là della collina. E dopo la camminata, finalmente la meta, lo scopo. Il momento in cui, almeno per due ore, si possono escludere tutti i problemi e godersi la serenità. Il momento in cui si portano le braccia al cielo e ci si sfoga, in qualche modo. Il momento in cui ci si rende conto che esserci è la cosa più importante,e che al di là dei successi o delle sconfitte sia fondamentale continuare a combattere.
E' come se credessi che, una volta finite le stazioni, le strade, i tornelli e roba varia, arriverà sempre il momento in cui le preoccupazioni finalmente svaniranno, e arriverà la serenità, a prescindere dagli insuccessi che potranno venire, e che sicuramente verranno.
Per ora mi accontento di farlo solo when sunday comes, quando arriva il momento che aspetto per tutta la settimana, quando finalmente c'è uno scopo, una ragione per pensare oltre e per dare tutto me stesso.
Non lo so...tutta questa immagine potrebbe essere solo il delirio di un pazzo che vuole farsi forza in qualche modo. Ma mi piace pensare che sia una bellissima poesia...
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