lunedì 30 maggio 2011

La mia Amica II(a volte ritornano)

Mi sento come uno di quegli scrittori che non hanno più idee, e riprendono i loro vecchi scritti, li spolverano di qualcosa di inutile e li colorano di altra inutilità. Oggi mi vedo costretto a farlo, anche se non per necessità, ma per voglia di essere creativo rimanendo nella tradizione. Non stupitevi se avrete una sensazione di deja-vu, è perfettamente normale.


La mia Amica è una tipa tutta particolare. Forse è proprio per questo che è amica mia. La conosco da anni ormai.
Il giorno che l'ho conosciuta, una frase avrebbe dovuto mettermi in guardia su quello che sarebbe potuto essere il nostro rapporto futuro: "Ecco, tieni, questo è il mio numero di telefono, ma sappi che non ho credito in questo periodo". In quelle parole di una imbranata quattordicenne, tutta l'essenza di colei che su queste pagine è Gitana, la girovaga più famosa di Poggiofranco sempre ad affrontare le difficoltà del mondo a testa alta e con la sua fidata cagnolina al fianco.
La mia amica è una tipa tutta particolare. Certe volte si sveglia con idee malsane, ma la maggior parte delle volte basta una sigaretta offerta a farle ritrovare la giusta prospettiva. E' l'unica persona che conosca in grado di mantenere in piedi, con lo sforzo e con il piacere di farlo, la maggior parte delle relazioni interpersonali che ha, magari sacrificando parte del tempo per se stessa, ma sempre con il sorriso sulle labbra e un'infinita voglia di godersi le cose importanti di questa maledetta vita.
La mia amica è una tipa tutta particolare. Quando la immagino, la vedo sempre camminare con quel suo ondeggiare che in passato le ha provocato tante prese in giro, il sole all'orizzonte e di sottofondo non musica grave e solenne, non musica smielata e scialba, ma i Litfiba, o i Subsonica, oppure quella robaccia alternativa che tanto le piace.
La mia amica è una tipa tutta particolare. Da quando aveva l'apparecchio ai denti ha dimostrato una certa propensione per liquidi alcolici di vario genere, guadagnandosi una certa reputazione di "spugna", al livello dei peggiori cozzali con cui passava il suo tempo libero. Una volta questa sua passione l'ha portata ad un principio di decesso fulminante e ad una notte passata con la testa nella cesta della sbronza, mentre tutti i suoi amici passavano una serata indimenticabile in uno squallido albergo greco a mezza stella dove, dopo quella sera, non crescerà più erba.
La mia amica è una tipa tutta particolare. Certe volte il cavetto collegato al suo cervello si stacca, e in quei secondi è capace di azioni fuori dal normale. Una sera, dal nulla, ha quasi provocato a Superman una torsione testicolare con un calcio alla Ibra, potente e preciso, diretto e inaspettato. Un'altra volta ha tenuto, con i suoi soliti metodi democratici e per nulla oppressivi, tutti i suoi amici fuori di casa fino alle 4 di notte perchè aveva paura di ritirarsi alle 3, visto che i film horror sono la sua croce e la sua delizia.In certe particolari occasioni, quando le condizioni preesistenti, il materiale in circolo e le sue pessime compagnie fanno effetto, si trasforma in un essere che smette di rispondere agli stimoli esterni per concentrare la sua attività cerebrale per ridere e comportarsi in modo strano( un giorno finì addirittura per mangiare dei semi di una pianta non proprio commestibile, ma questa è tutta un'altra storia)
La mia amica è una tipa tutta particolare. Con le sue innegabili e innate doti di ascoltatrice, è quasi indubbiamente la migliore persona alla quale rivolgersi, nel caso di un problema, e lei sarà lì con tutta la sua attenzione dedicata al vostro problema. Solo per i primi 10 secondi però, perchè poi in modo del tutto incontrollabile la sua mente si astraerà e inizierà ad immaginarsi una scimmia che suona dei piatti, proprio come Homer Simpson.
La mia amica è una tipa tutta particolare. Da quando ci siamo ritrovati entrambi nella Town, il nostro rapporto di amico-amica è molto cambiato. Lei è diventata un surrogato più giovane e sicuramente meno scocciante di una madre, mi prepara delle prelibatezze che non sono fisicamente in grado di cucinare(anche se ci sono stati dei momenti bui nella sua ancora breve carriera di chef), mi accoglie nella sua casa dando un rifugio ad uno espatriato come me e, magari senza saperlo, mi da una forza incredibile e mi spinge a provare sempre a migliorarmi. Dal canto suo, quando le due parti si invertono, si diverte la recitare la parte della figlia vulnerabile, che si rivolge al papà quando ha bisogno di soldi per uscire o per un qualunque problema in cui posso risultarle utile.
Mi crea turbe di dimensioni ragguardevoli, logora il mio portafogli e la mia sanità mentale (non che io non contraccambi, un giorno le ho infilato il mio dito indice destro nella cornea, costringendola a portare una bena sull'occhio in perfetto stile Capitan Uncino), ma ci sono certe cose, come il caffè del pomeriggio al bar sotto casa sua, che non cambierei per nulla al mondo.
Tra poco più di due ore la mia amica compirà gli anni. Solitamente, l'arrivo del suo compleanno distrugge i suoi nervi e la rende una donna alla stregua di una futura sposa 3 giorni prima delle nozze. Nervosa e irascibile. Tutto questo di solito sfocia in atti aggressivi: il giorno del suo diciottesimo compleanno, nel bel mezzo della festa, iniziò ad inveire contro un malcapitato fino a restare senza voce, e alla sua ultima festa, dopo aver insultato per tutto il pomeriggio i suoi amici senza che loro avessero fatto nulla, ha dolcemente spalmato la sua torta di compleanno sul terrazzo della casa di un'altra persona, persona da lei costretta a condividere il suddetto terrazzo con i 50 ospiti della festa di compleanno. Quest'anno, sperando che abbia raggiunto finalmente un certo livello di autocontrollo, magari lascerà perdere le paranoie e le ansie sull'età che avanza, e si godrà la sua serata, lasciando tutto fuori dalla porta.
Questo è il mio regalo per lei. Lo so che fa schifo come regalo, ma spero che basti il pensiero. Auguri Gitana...

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