venerdì 28 ottobre 2011

La NOSTRA Famiglia

Come ci insegna il buon Superman-al quale faremo visita, nell'immediato futuro, in alto le pinte, fino a che le nostre cellule celebrali non saranno vinte- l'effetto persuasivo della pubblicità è difficile da ignorare. E in questi giorni, sarà lo spirito della nuova casa, sembra di essere bombardati da criminali, complotti e omicidi plurimi, complice una recente passione per gli anni di piombo italiani. Tutto è nato quando decidemmo, con LaScusa, alle 4 di mattina di una domenica, di vedere il film Romanzo Criminale, che solo EnergiaPura aveva già visto, e da cui ero stato affascinato da sempre ma che non avevo mai visto, forse a causa di una vecchia promessa con una persona che non ricorderà neanche la promessa stessa in questione. E ne rimanemmo talmente impressionati da spargerlo come un virus alle poche altre persone cui potevamo farlo, tipo Gitana, o Edinson, al punto che l'abbiamo visto una ventina di volte in un mese, abbiamo visto anche la serietv prodotta dopo il film, e al punto che qualcuno, il più rimasto sotto di tutti, ha deciso di comprare anche il libro da cui è tratto il film.
Insomma, in tutto questo marasma per la Banda della Magliana, per tutto quello che le girava attorno e per tutto quello che girava in quella che era l'Italia dei nostri genitori, un minimo accostamento tra Noi e loro ha fatto scattare le nostre menti, al punto che volavano soprannomi e idee come se non ci fosse un domani. E, di rimbalzo, ha fatto partire la mia mente verso le solite associazioni di idee metaforiche che tanto amo. Già, perchè anche Noi siamo una famiglia. Siamo La Famigghia.
Gli interessi della nostra Famiglia sono molteplici: vanno dal gioco d'azzardo, quando ci rubiamo i soldi tra di noi con quel gioco che tanto ci piace(tanto vince sempre lui, quello con il tappo di GiovanniPeroni in fronte), al commercio e al consumo di alcolici, dalle paglie, complicate transazioni riguardanti software vari e una serie di pulsanti colorati da premere, a veri e propri servizi di spionaggio. Come tutte le altre famiglie, abbiamo spesso a che fare con un atteggiamento prevenuto da parte delle forze dell'ordine nei nostri confronti: capita spesso, infatti, che quando ci fermano mentre guidiamo e ci guardano la patente non ce la restituiscano, chissà poi perchè.
Nella nostra Famiglia vige l'omertà: inutile ricordare l'episodio di quando due dei nostri "dimenticarono" o "non sapevano" o "erano girati dall'altra parte" o "sorry, we don't speak italian" riguardo un fattaccio riguardante un altro dei criminali della Famiglia. Questo poi è direttamente collegato a tutti i segreti che la nostra Famiglia conosce riguardo chiunque abbia anche solo avuto a che fare con essa, segreti che farebbero impallidire anche il Divo Giulio e che hanno provocato scossoni violenti quando svelati dopo le minacce, o che sicuramente provocherebbero scismi di governo e rivolte sociali qualora venissero svelati, nei rari casi in cui si è riuscito a tacere anche dopo anni, visto che in molti, nella nostra Famiglia, non hanno mai imparato che chi si fa gli affari propri campa cento anni.
La nostra Famiglia è nata nella Città, ma con il tempo si è ramificata per essere forte in tutta la Nazione, e conta adepti sia nella Town, che nella CittàEterna e anche in uno sperduto paese dell'alta valle del Po accerchiato da paludi e zanzare. Inoltre, la nostra Famiglia saltuariamente fa affari con nazioni estere, per esempio transazioni di enormi quantità di alcolici verso la Grecia, o anche rapporti riguardo a carichi di droghe con alcune Famiglie olandesi, per cui capita che a intervalli regolari qualcuno della Famiglia debba recarsi nella loro capitale per porgere gli omaggi a nome di tutta la Famiglia.
Dalla nostra Famiglia solitamente si esce solo con i piedi in avanti, e Dio solo sa quanti cadaveri abbiamo dovuto seppellire, perchè sapevano troppo o perchè avevano cercato di tradirci, ma non è affatto difficile entrarvici, visto che siamo continuamente alla ricerca di partner per affari poco chiari. Una volta sola è stato concesso il Gran Perdono ad uno dei componenti storici, che aveva fraternizzato troppo a lungo con la leader di un'altra organizzazione rivale, probabilmente di leggero stampo sinistroide, ma gli furono concesse le attenuanti del caso(per un uomo QUELLA attenuante lì conta, eccome se conta...) e fu reintegrato a pieno titolo.
Per me, la NOSTRA Famiglia è la migliore e chiacchiere non ce ne vogliono

lunedì 24 ottobre 2011

Il mio orgoglio

Sono ripetitivo. Non ci posso far niente. Apro questo blog decine di volte al giorno giusto per farmi venire l'ispirazione, e l'ispirazione non arriva mai. Più che altro, cerco un modo per mettere insieme i pensieri, per collegarli, per far sì che abbiano un filo logico e che non sembrino il delirante discorso di un pazzo. E visto che questo filo logico non arriva, abbandono le inibizioni, anche a costo di sembrare un pazzo.
Da un po' di tempo penso spesso all'orgoglio, a come ci influenzi, a come riesca a rovinare la nostra vita di continuo- specialmente la mia, ma questo è un altro discorso. Certe volte l'orgoglio ci aiuta, ci aiuta a non piegarci e a combattere, a non mollare mai. Certe altre volte, molto spesso a dire il vero, è un ostacolo che dovremmo ascoltare meno. Marcellus Wallace diceva che l'orgoglio non è mai buono, e che bisogna metterglielo in culo, e se non sapete come è finita per lui vedetevi quel capolavoro della settima arte, e capirete cosa intendeva.
Penso a tutti i modi in cui la gente cerca di rinforzare il proprio orgoglio, magari ripetendo fino allo sfinimento le proprie convinzioni, magari invece creando barriere, oppure inconsciamente, con le proprie azioni, con i gesti fini a se stessi. Per me l'orgoglio siamo NOI che ci cerchiamo sparsi per lo Stivale, NOI che chiamiamo festa una riunione informalissima di 5 persone(sempre le stesse cinque persone...) nella casa che possiamo definire NOSTRA. L'orgoglio siamo NOI che ci siamo e non ci tesseriamo, a costo di vedere le partite della seconda squadra, a costo di smettere di viaggiare per seguire LEI, lei che in fondo è il nostro vero orgoglio.
Non concluderò, perchè una conclusione non c'è. Sono solo i deliranti pensieri di un pazzo messi in fila, l'uno dopo l'altro, giusto per riempire spazi e per nascondere quello che veramente andrebbe scritto...

lunedì 17 ottobre 2011

I miei fondi nell'armadio

Volevo aprire la nuova stagione di questo piccolo angolo di internet con un post carico di sentimento, di passione, di contenuti. A causa di alcune piccole interferenze telematiche e non, non sono riuscito a scrivere quello che volevo, i discorsi di una estate andata in malora, i cambiamenti che si affrontano, come ogni mese di settembre. Poi, l'evento che cercavo, un momento sacro da vivere secondo per secondo, per i ricordi che porta alla mente, e cioè il trasloco.
Ho preparato le valigie, ho messo via tutto quello che dovevo portare nella nuova casa, e alla fine, ho dovuto fare i conti con i fondi dell'armadio, e ci ho trovato cose che neanche ricordavo di avere. Ho trovato un passato calcistico seppellito nella memoria dei miei parenti, e che definitivamente ho buttato via. Ho trovato un pegno di amicizia di un'amica speciale alla quale ero riuscito a innestare un virus nel cervello, probabilmente tramite un sogno come Leonardo DiCaprio, un virus che ho buttato nella spazzatura, come anche l'amica, nascosta chissà dove nei meandri della mia psiche. Ho trovato abiti stinti così vissuti e così passati, e li ho sistemati in una marea di buste pronte per essere regalate a chi di quei vestiti avrà sicuramente bisogno. Ho trovato libri di un passato che tanto vorrei eliminare, e sono finiti dritti tra la carta da riciclo, anche se mi sarebbe piaciuto farne un falò e ballarci intorno, per esorcizzare i demoni. Ho trovato ricordi di una serata irreale, quella in cui più di ogni altro momento sono andato vicino al cammino verso la luce. Ho trovato polvere, sporcizia e scarpe mai messe. Ho trovato cose che non sapevo nemmeno di avere. Ho trovato una brandina sfasciata pian piano da tutti quelli che nel tempo ne hanno usufruito. Ho trovato tutti gli ultimi tre anni della mia vita racchiusi in 15 metri quadri.
Ho messo via un bel po' di cose, ma non mi spiego mai perchè, io non riesca a mettere via TE.