INTERNO GIORNO. TIPICO PUB INGLESE
TONY(al telefono): Alla Trota-Che-Annega...Dovete venirci a prendere
SOL,VINNY e TYRONE, con dei passamontagna in testa, contemporaneamente entrano e arrivano alle spalle di TONY. SOL gli punta una pistola alla nuca.
TONY(ancora al telefono e del tutto ignaro di avere una pistola puntata addosso): Doug, fiondatevi!
TONY raccoglie il bicchiere di birra, riempito solo per metà, e si guarda intorno in cerca del barman. Non trovandolo, si gira e si siede. Si prende tutto il tempo per mettersi comodo, e solo quando solleva lo sguardo si accorge della pistola.
SOL: Non voglio casini, e non voglio ficcarti neanche una pallottola in testa, ma se non mi dai immediatamente quello che voglio qualcuno farà una brutta fine
TONY(sorridendo): Come ti chiami?
VINNY(rivolgendosi a SOL): Sparagli
SOL cerca di colpire TONY con il calcio della pistola, ma TONY gli immobilizza il braccio.
VINNY(dopo aver tirato fuori la sua pistola): Molla...immediatamente...quella...pistola
TONY sorride ancora e lascia il braccio di SOL
TONY:E così, tu ovviamente sei il grande cazzone, e loro due ai tuoi fianchi sono le tue palle. Ci sono due tipi di palle: palle quadrate e toste, e le palle mosce da finocchio.
VINNY(puntando ancora la pistola): Sono le tue ultime parole, è meglio che le usi per pregare
TONY: Vedi, i cazzoni vanno dritti e ci vedono chiaro, ma non sono intelligenti. Sentono odore di passera e vogliono mettersi a giocare...E tu credevi di aver fiutato una bella passera, e ti sei tirato dietro anche quelle due palline mosce da finocchio per divertimento. Però hai fregato in pieno i tuoi compagni: non c'è passera qui, solo sifilide...Rimpiangerete di non essere nati donne...Da bravo cazzone, se ci pensi ti ammosci, cominci a rattrappirti, e le tue palline si rattrappiscono insieme a te... Il fatto che ci sia "Replica", sul fianco delle vostre pistole, e che invece ci sia "DesertEagle.50"(tirando fuori la pistola dalla sua borsa), sul fianco della mia, dovrebbe precipitare di colpo te e le tue palle nel tuo buco nero. Andate...a farvi fottere.
I tre si guardano, ed escono sconfitti
Mi sembra chiaro che, più che averla praticamente imparata a memoria per poterla riscrivere, non ci sia niente di mio in tutto quello che ho scritto. Il maestro Quentin Tarantino diceva, riprendendo una frase di Stravinskij, che i grandi artisti non copiano, ma rubano. Ed io, che su queste pagine pretendo di essere un grande artista, rubo più o meno fedelmente la sceneggiatura di una grande scena di un grande film, Diverso nel modo in cui piace a me.
E il fatto sta tutto qui, semplicemente io invidio profondamente con tutto il mio cuore chiunque riesca a scrivere una cosa del genere. Sarà per la mia fantasia limitata solo a certe determinate cose, tipo sognare myLove in paradisi che non le appartengono, ma se provassi novantanove volte solo ad immaginare una cosa del genere, penso che ne caverei meno di zero, il vuoto totale, il Nulla.
Sarei apposto tutta la vita...
"Che facciamo stasera, Prof?""Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo: cerchiamo di conquistare il mondo"
martedì 25 gennaio 2011
sabato 15 gennaio 2011
Il mio volo
...I'm flying away
running like the wind
as I chase the sun
up spinning around
circles in my mind
sailing over ground...
giovedì 13 gennaio 2011
Il mio derby
Giovedì 6 gennaio, uno squarcio di sole mentre l'inverno inizia a farsi pesante. E una splendida ambientazione per un evento memorabile.
Peccato solo che i giorni precedenti piovve, e parecchio. Già, perchè quell'avvenimento memorabile, il primo derby in A da dieci anni, e in casa dei conigli, a NOI non ci hanno fatto andare. E per NOI intendo quella determinata parte della tifoseria SENZA un certo badge/documento d'identità/ tessera sanitaria/american express oro/tessera blockbuster/ truffa clamorosa ai danni della gente, quella parte della tifoseria che non ha ancora deciso di piegarsi, e che non ha idea di quando lo deciderà.
Lo so, è una posizione scomoda. E qualcuno potrebbe dirmi che chi invece ne era in possesso si è goduto la nostra vittoria, grazie ad un ragazzo della mia età arrivato qualche ora prima( e presto arriva l'estate...attenzione al vostro mare). E ne sarei anche triste, se non avessi fatto un giuramento a me stesso, tipo voto a San Nicola, e per il bene della Squadra. E ne sarei veramente incazzato, se non fosse che questo "spettacolo" tra Babilonia varia(sapete... fdo, società sportive, tesserati) ha prodotto forse lo squallido risultato del derby vissuto peggio della storia, di quello che non può essere chiamato derby.
Sarà che noi non abbiamo un'altra squadra più vicina da adottare come rivale. Roma, Milano e Genova ribollono al pensiero del derby. E Noi, seppur consapevoli del fatto che obiettivamente sia una sfida impari, ci siamo aggrappati a quella città come La Nemica, e quello stadio(forse l'unico al mondo a prendere il suo nome da UNA VIA, ma come si fa??) come il baluardo da raggiungere e demolire(2007, 2008, 2011 and counting...).
A quanto pare queste cose non contano più, lo spirito di una sfida che è particolare perchè la aspetti tutto l'anno, perchè la cerchi quando sfogli il calendario appena uscito, e poi finisci per startene a casa, i ragazzi ci mettono l'orgoglio e avresti voluto mettercelo anche tu, con tutta la voce e le mani al cielo, e portare a casa la vittoria, come ogni maledetta domenica. A quanto pare ora queste cose non esistono più, allo stadio stai in silenzio e seduto, ti alzi in piedi quando segna la tua squadra, e alla fine della partita ordinatamente lasci il tuo posto e te ne vai, senza disturbare tutte le altre persone che, come te, ordinatamente lasciano il loro posto e vanno via. A quanto pare la gente come NOI non molla mai, continuerà sempre ad Amarla, continuerà sempre a cercarla, continuerà sempre a seguirla con ogni mezzo e ogni briciolo di energia. Siamo fatti così, ci dispiace...
Citazione del giorno: "...e se si girano gli eserciti, e spariscono gli eroi, e la guerra poi adesso, cominciamo a farla noi..."
martedì 11 gennaio 2011
Il mio minimalismo
Recentemente su un quotidiano ho trovato un articolo molto interessante, nel quale si diceva che una nuova teoria filosofico-etica consiglia alla persone di vivere possedendo solo 100 oggetti, utili e sufficienti per vivere bene. C'erano delle regole per stilare la lista, come per esempio unire vari oggetti(tipo i libri, o la biancheria intima) in modo da contarli una volta soltanto. E ho deciso di cimentarmi per gioco in questa lista, cercando di comprendere tra le 100 tutto ciò che mi serve. Pronti? Cominciamo...
Per prima cosa ho Azzurra, l'unica in grado di assecondarmi sempre e comunque, e che lotta accanto a me dal primo giorno, e poi ho Numero2, il mio pc, l'unico oggetto in grado di non deludermi mai e di capire sempre quello di cui ho bisogno.
Passiamo all'abbigliamento. Ho tutta una sfilza di boxer e calze(che come detto contiamo come uno), e poi due jeans, uno nero e uno celeste, oltre ad un paio di pantoloni corti estivi, e un altro paio di pantaloni di tuta. Ho una felpa rossa con il nome della mia città, un'altra felpa blu, una nera con una fantasia colorata ed una con un uccello incazzato. Ho una maglietta con la caricatura di Bob Marley, una marrone con Paul Frank regalatami dalla cugina Silvia, un paio del Bulldog, una con Superman che mi ha dato l'Amica e una di un colore indefinibile regalatami dalle amiche disperse. Ho un cappello e due sciarpe, più quella biancorossa che possiedo da quando sono nato e che anche se ho smesso di indossare porterò sempre con me. Ho due cappotti, e tre paia di scarpe.
Ho tre posaceneri, ognuno con una importante storia alle spalle(c'è quello preso la prima volta che sono stato nella città più bella del mondo, un'altro regalatomi da amici che venivano dalla suddetta città e l'ultimo, il più nuovo, che non ha nemmeno un mese e ha già viaggiato per tutta l'Italia). Ho una miriade di accendini, ma penso che se dovessi svoltare sul minimalismo ne terrei soltanto uno. Ho una valigia, un borsone ed uno zaino celeste che porta addosso i segni di tutta la mia vita, dalla scuola media all'ultima trasferta. Ho tre o quattro giochi per Numero2, una lampada da mobile e un ventilatore. Ho cinque maglie di calcio, di cui due dello stesso giocatore e due della Squadra migliore che ci sia. Ho una consolle portatile scippata al fratellino, e ho un mazzo di carte napoletane e uno(cioè, due da 54) di francesi. E ho una valanga di libri, alcuni mai letti, altri letti fino allo svenimento.
Ho sul muro un poster del Bari più bello che abbia mai visto, quello di Guberti e del Pupillo Lanzafame che dominò la serie B, e a dire la verità un po' mi manca(sia quel Bari che la serie B)
Ho un portachiavi biancorosso ed un altro appeso al muro di cui non mi sono mai disfatto. Ho un particolare aggeggio che non saprei come chiamare, ma è più o meno un soprammobile, ed un set di tazzine da caffè. Come soprammobili ho anche un cammello, una tazza, un albero di Natale ed un presepe in miniatura. Ho una specie di portagioie africano regalato da un amico quadrato, e uno svuotatasche con il galletto che ho fracassato una notte di molesta ubriachezza. Ho una bottiglia di Peroni ed una di Borghetti vuote sulla mensola, giusto per ricordarmi sempre chi sono e da dove vengo.
Ho un cellulare nero con una fasciatura di scotch sulla schiena, giusto per far capire sempre chi ne è il proprietario. Ho un lettore mp3 che non uso mai e che puntualmente quando lo accendo mi lascia alla seconda canzone. Ho una brandina comprata un giorno di pioggia di tanti anni fa, e un solo cuscino per due letti.
Ho tutti i miei strumenti per la mia persona(tipo spazzolino, asciugamani e roba del genere), anche questi conteggiabili come uno solo. Ho un documento di identità con una foto assurdamente oscena, una carta gialla che mi rifornisce di denaro ed una celeste totalmente inutile che ho solo perchè mi capita di usarla per comprare le sigarette. NON ho la tdt, e NON la avrò mai.
Ho un taglio di capelli e una barba in continua lavorazione, fino a che non arriverà lo Zen. Ho due mani quasi sempre sudate, e due labbra storte che odio. Ho la pancetta e un numero per sempre stampato sul braccio sinistro, ma è solo pelle, non è immortale, e prima o poi la dovrò buttare. E presto o tardi avrò altri 4 segni sul corpo, quindi penso di poterli contare già ora.
Ho un'Idea fissa in testa, quell'idea che mi fa girare l'Italia e bruciare il cervello(si sa, ogni trasferta è un esame in meno...). Ho un'Amore, ma non so se ho fatto bene a dividere le due cose, in fondo l'Amore è avere un'Idea sempre in testa. Ho rabbia da sfogare, fascino da vendere e timidezza in abbondanza. Ho la musica reggae fissa nel cervello. Ho rimpianti che non ricordo, ho ricordi di cui mi rimpiango, ho rimpianti a cui ogni tanto penso e ricordi a cui penso spesso, e che mi fanno sorridere. Ho un mondo alternativo in cui mi rifugio di tanto in tanto, nel quale è molto difficile che qualche altro riesca ad entrare. Ho paura del futuro, e senso dell'amicizia. Ho la voglia di correre per le persone che amo, e l'istinto di conservazione di un osso tra i denti di un cane. Ho persone di cui mi fido, e altre di cui vorrei tanto fidarmi.
Ho il vizio del gioco.
Sono novantanove, e non riesco proprio a trovare la centesima. Niente da fare, cento sarebbero troppe, e poi devo sempre tenermi un posto da parte per qualcosa che potrebbe sempre arrivare.
Alla fine, 99 non deve essere così male...
Citazione del post(nuova moda passeggera per ovviare alla mancanza di finali in ognuno dei post): " ...Regina di periferia, con gli occhi della rabbia e dell'arcobaleno, che non conoscono la destinazione, che mi dicono buon viaggio a Lacio Drom..."
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