"Ci fosse stato un motivo per stare qui, ti giuro sai sarei rimasto sì; son convinto che se fosse stato per me adesso forse sarei laureato e magari se Lei fosse stata con me adesso...sarei sposato! Se fossi stato, ma non sono mai stato così; insomma dai, adesso sono qui. Vuoi che dica anche se, soddisfatto di me, in fondo in fondo non lo sono mai stato, soddisfatto di che, ma va bene anche se qualche volta mi sono sbagliato...Liberi liberi siamo noi, però liberi da che cosa, chissà cos'è. Finchè eravamo giovani era tutta un'altra cosa, chissà perchè. Forse eravamo stupidi, però adesso siamo cosa, che cosa che, che cosa se. Quella voglia, la voglia di vivere, quella voglia che c'era allora chissà dov'è. Che cos'è stato, cos'è stato cambiare così, mi son svegliato ed era tutto qui. Vuoi sapere anche se, soddisfatto di me, in fondo in fondo non sono mai stato, soddisfatto di che, ma va bene anche se, se alla fine il passato è passato. Liberi liberi siamo noi, però liberi da che cosa, chissà cos'è. E la voglia, la voglia di ridere, quella voglia che c'era allora, chissà dov'è. Cosa diventò, cosa diventò quella voglia che non c'è più. Cosa diventò, cosa diventò quello che ora non c'è più"
Ci fosse stato un motivo, almeno per me, effettivamente sarei rimasto. E forse eravamo stupidi, almeno per me, però adesso siamo..cosa?? Forse lo siamo ancora, se iniziamo ad avere le traveggole e a parlare con le parole di una canzone, e tutto questo semplicemente esserci tuffati per un istante nel passato(notato il plurale maiestatis? Ecco, appunto...).
Certi giorni credo fermamente di non essere normale. Fermamente è la parola chiave. Capita quando nella tua mente fotogrammi incollati diventino il mondo a cui hai scelto di dare le spalle, e affinchè il tutto abbia un che di tragico in più, sembra essere un mondo che non ti ha fatto rigettato come credevi. In realtà tutto si risolve ad una felice occasione, da festeggiare come è giusto che si faccia, con litri di alcol che scorrono.
E questo è il risultato di una mattina nel mio cervello: mille preoccupazioni, una manciata di sensi di colpa e un ragionamento lungo ore che implode su se stesso, corroborato da una telefonata molesta alla mia Gitana preferita. E ancora a chiedermi da cosa sono libero, se da una nazione allo sfascio o dal Telepass, se da vecchi fantasmi o da nuovi schemi. Ed è vero, in fondo soddisfatto di me non lo sono mai stato. Ma va bene anche se alla fine il passato è passato, davvero.
Già, se fossi stato. Ma non sono mai stato così.
(Credo che non si capisca un cazzo, un'ulteriore prova delle contorsioni mentali di cui sono capace)
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