Da un po' di tempo ho perso la voglia e la capacità di creare qualcosa di nuovo, cerco un modello e lo seguo per portare a casa il post, molto spesso giostrandolo su una serie di frasi accomunate da qualcosa che mi renda facile produrne una decina. Questo non perchè ormai la mia carriera da pseudo-scrittore stia per finire-ammesso che mai sia iniziata- ma perchè proprio non trovo un argomento valido di cui parlare.
Di solito parto con una citazione, o una sparata nei confronti di qualcuno, o una riflessione piuttosto depressa sulla vita e su tutto quello che mi circonda, e poi mi viene piuttosto facile mascherare i pensieri in periodi articolati e alquanto contorti, in modo che non ci si capisca una beneamata minchia.
Questa volta...questa volta non mi sento abbastanza depresso da fare una cosa del genere, quindi credo che me la giocherò alla Jd, facendo quel giochetto in cui uso un po' di saggezza della vita di qualcun altro per mettere ordine nella mia.
Come punto di partenza, sempre quella fantastica città, l'unica in cui GiovanniPeroni può definirsi veramente tale, l'unica in grado di provocarmi turbe giovanili di siffatto genere, la sola capace di rimescolare di sopra e di sotto tutto ciò che credevi essere saldo nella tua testa e di lasciare terra bruciata nella tua mente. L'unica città dove può capitare che uno dei tuoi migliori amici scelga di competere nelle qualificazioni olimpiche del calcio alla sedia, e quella in cui svariate ragazze iniziano a fare pratica sulla strada per la bizzocaggine litigando a pieni polmoni con una psicopatica di oltre 50 anni sempre sul punto di tagliarsi le vene, sopratutto in presenza della guardia di finanza.
Resta l'unica città dove combatte e resiste ancora quello che è indubbiamente il NOSTRO tavolo, situato casualmente in una tavernetta popolata da nuvole di fumo e una donna salentina che cerca in tutti i modi di sgomberare l'aria. L'unica città in cui la Pasquetta inizia alle 6 di pomeriggio, ed è in ogni caso abbastanza lunga affinchè tutti riescano a fare rifornimento di liquori di varia gradazione. L'unica in cui una donna di buona volontà e da beatificare subito decide di accomodare gli uomini a botte di panzerotti fritti(buonissimi, tra l'altro). Quella città dove le opinioni vengono messe in discussione minuto dopo minuto, e in cui prendi decisioni che avresti rifiutato solo un giorno prima, senza nemmeno sapere come. La città in cui certe persone non si offendono se ci passi insieme solo un paio di ore, e invece altre sclerano perchè stare insieme 24/7 forse per loro non è sufficiente.
Quella città, alla fine, dove alla fine della fiera restano tanti sorrisi, e schianti più acuti nel cuore.
E allora lo dirò, queste vacanze sono state SERIE.
P.S. Se non ve ne foste accorti, ho ricalcato il copione ancora una volta, varie frasi random collegate l'una all'altra solo da virgole sparse e da parole comuni. Ma certe volte anche leggere tra le righe è importante.
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